Ecco che inizia il terzo capitolo di questo 2022, perdonatemi se tralascio ciò che sta accadendo attorno a noi a livello sociale e politico, non sono in grado di scrivere qualcosa di sensato a riguardo senza che rischi di diventare una chiacchiera al bar piena di strafalcioni inesattezze e qualunquismo.

Lasciate invece che vi racconti ciò che so, sperando di portarvi un po’ di leggerezza tra i vostri pensieri appesantiti dal mondo.

mi sento un po’ così in questo periodo

Marzo è uno dei miei mesi preferiti: un mese che ci regala tanta luce e stupore e che non ci lascia dare per scontate quelle giornate di sole caldo che ci sorprendono come invece succede quando la primavera è quasi estate e il sole viene notato solo per il sudore o il fastidio.

Questo 2022 ci regala un marzo che inizia con il carnevale e continua con la quaresima. Un periodo di rinunce, in teoria, in pratica un momento per prepararsi alla rinascita della Pasqua e della primavera. No non parlo di una rinascita cattolica, parlo di una rinascita di energie, di natura, di voglia di fare. Negli ultimi anni ho capito perché mio padre amava tanto di più la Pasqua rispetto al Natale: spogliata da tutto quello che è il consumismo natalizio, rimane vestita solo di un momento di rinascita e bellezza preceduto da 40 giorni di cura del sé: é una festa che porta luce e benessere interiore.

Mi piace prendere l’occasione della quaresima (che comunque qui a Milano inizia come sempre in ritardo, grazie Sant’Ambrogio) come un momento per rallentare, guardarmi dentro senza giudizi e guardare quali vizi stanno prendendo il sopravvento sulla mia routine quotidiana: troppi dolci? Troppo vino? Troppo shopping? Troppa pigrizia? Troppe distrazioni? Ecco, qualunque sia quel lato di me su cui sto esagerando, per 40 giorni verrà costretto a frenarsi un po’ e ristabilire così un po’ di equilibrio: una sorta di purificazione dal nostro io più esagerato.

No non dico di mettere freno a chi siamo noi, ma di mettere un freno a ciò che di noi magari non ci piace e che sfugge al nostro controllo per questioni di pigrizia. Ecco concentrarsi su un qualcosa per un periodo limitato nel tempo, con un premio alla fine, magari nascosto dentro un uovo di Pasqua, è sicuramente più semplice che farlo per un periodo non definito che inizia in un fantomatico lunedì e finisce ancora prima di iniziare.

Dunque quest’anno marzo va così, tra purificazioni guidate, malessere per ciò che ci circonda e magari qualche sorriso inaspettato portato da una folata di vento carico di petali.

Vi saluto dedicandovi questo video che mette un po’ di allegria ricordandoci che se abbiamo voglia di cantare dovremmo farlo indipendentemente da quello che pensiamo possano pensare gli altri.